Pierino impara a parlare che sennò ti fregano!

Che ci azzecca questo libro in un blog di scarpe? Tutto e nulla, come capita spesso quando si parla di esseri umani.

Dorato - Disinformazione scientifica e democrazia -  Libro Per la verità quando mi sono messa a leggere questo libro certamente non pensavo alle scarpe e invece in corso di lettura mi sono accorta che ci azzecca eccome.

Una maggiore alfabetizzazione può portare ad un diverso modo di acquistare, ad una scelta fatta in modo diverso sulle scarpe, può portare anche a una visione diversa dei propri scopi.

L’alfabetizzazione - sia che si intenda quella funzionale che quella scientifica - è fondante per il benessere individuale e il progresso della società: contribuisce a una maggiore partecipazione e comprensione del mondo che ci circonda e fino a prova contraria le scarpe, la loro scelta, il loro acquisto e la loro indossabilità sono parte integrante di questa realtà.

Saltando la parte introduttiva piuttosto tecnica e da leggere con attenzione, più istruttiva, ma necessaria per le premesse, come è bene fare quando si presenta un’ipotesi (anche se in realtà mi pare che manchi la possibilità di falsificare l’ipotesi, mentre abbonda la ricerca di conferme) mi concentro sul capitolo 5: “Come valutare autonomamente il parere dell’esperto? La necessità dell’alfabetizzazione scientifica”.

In pratica mi par di capire che l’Autore dica che per una buona democrazia, per scelte decenti, è necessaria l’alfabetizzazione. Parla dell’analfabetismo di ritorno, cita il solito De Mauro, parla dei social media, cita il solito Eco (vuoi vedere che le due citazioni - analfabetismo funzionale e la voce ai cretini- sono le più citate dai diretti interessati, cioè dagli analfabeti funzionali e dai cretini?).

L’Autore presenta dati avvilenti sullo stato dell’istruzione in Italia, con il numero dei laureati molto basso, e col numero di libri letti nell’anno, molto basso, e tutti altri dati tutti tanto bassi  che fanno piangere l’Italia come sulla tomba dell’Alfieri, Italia che piange (tomba Vittorio Alfieri)
«Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!»
sì che è Dante, ma fa lo stesso, sempre a Firenze siamo, sono analfabeta funzionale.
A parte che mi chiedo, se proprio si vuole essere scientifici, mi si deve spiegare perché l’analfabetismo o viceversa l’istruzione si misurano col numero di libri letti e con numero di laureati, perché a sto punto se proprio proprio, prendiamo un altro paese con molti laureati e tanti libri, proprio uno a caso, gli USA (46% contro il 36% dell’Italia): vorrei sapere com’è che hanno più laureati di noi, leggono più di noi e poi viene fuori Trump (1). mbé? E magari si possono trovare anche tanti altri esempi, anche in Europa: altri Stati dove si legge di più (quasi tutti) ma dove ci sono comunque grossi problemi (quasi tutti). Ma sicuramente quando si parla di aspetti così macrosocpici ogni concetto avrà un insieme troppo complesso di fattori e non sarà riconducibile a uno solo, e magari non è questa la sede per spiegare tutto, e mo allora che l’hai scritto a fà sto libro.
Ma a parte questo, ché son solo le premesse. Giustamente l’Autore dice (mia interpretazione): se non sai leggere né far di conto, credi alla qualunque e vai da mamma Ebe e voti Salvini con le madonnine (2). Ma a parte questo, sono d’accordissimo con la necessità di stare un po’ più acculturati, almeno un minimo, almeno quel minimo che consenta di capire la fregatura dietro la pubblicità delle scarpe vegan, gli stivaletti eco friendly, le ciabatte riciclate, di capire che fra pelle e pelle c’è differenza, di capire che pelle sintetica non è necessariamente il male, di capire che suola in gomma o suola sintetica son du cose diverse, di capire perché una scarpa costa tot e un’altra tot, di capire insomma. E di acquistare non dico più consapevolmente, perché ci hanno anche un po’ rotto i gioielli di famiglia con questi acquisti consapevoli equo solidali ecologici green eccetera, ma di acquistare esattamente come intendi tu. Per quel che è possibile.
Per questo noi cerchiamo nel nostro piccolo di essere sempre corretti, di fare informazione vera, anche quando in teoria ci rema contro, ma siamo convinti che l’onestà ripaga sempre.
Perché vi conviene alfabetizzarvi un pochetto? Con l’aiuto di Chat GPT ho organizzato una serie di punti:

  1. Materiali sostenibili e tecnologie avanzate: adesso molte pubblicità di scarpe fanno riferimento a materiali ecologiasostenibili e tecnologie avanzate. Ma è vero? Se l’ecologia è una cosa che ti interessa davvero puoi riuscire a comprendere meglio ciò che ti dice la ditta di scarpe, o anche Valentina in negozio e fare una scelta più in linea con le tue convinzioni personali.
  2. Anatomia del piede, tecnologia delle suole, ammortizzazione e comfort: mi piace stare su Facebook e iscrivermi a tutti i gruppi possibili e immaginabili, sono curiosa. Sono in un gruppo che si chiama “Associazione Baristi Sfigati” e spesso è venuta fuori la questione di quali scarpe comprare per poter stare in piedi tutto il giorno lavorando in un bar. Le risposte sono invariabilmente tutto e il contrario di tutto, semplicemente perché non si tiene conto dell’anatomia del proprio piede, e della differenza fra la struttura di varie scarpe, anche della stessa marca. Le Skechers non sono tutte uguali! E lo stesso modello di scarpa può essere perfetto per un piede ma addirittura dannoso per un altro! La scarpa che a tuo cugggino va perfetta, magari per te è assolutamente deleteria! Nozioni di biologia, ma soprattutto una struttura di pensiero critico aiutano nella scelta delle scarpe giuste e magari nell’evitare traumi o danni.
  3. Test e recensioni basati sulla scienza: nel marketing -specialmente di calzature sportive che puntano sulla performance piuttosto che sullo stile e sulla moda-  spesso si fa riferimento a dati scientifici ed elementi tecnici. Saperli leggere e valutare ti può aiutare a capire se si tratta di “fuffa” oppure se è proprio così. In questo modo puoi prendere decisioni di acquisto più informate e “intelligenti”.
  4. Etica nella produzione di scarpe: è un punto collegato al primo (punto 1). Per alcune persone l’etica è molto diritti umani - I have a dreamimportante, ma bisogna saper leggere i numeri dichiarati dalle ditte. E soprattutto l’etica, come tutti i grandi principii, è una macroarea composta da moltissimi fattori variegati e più o meno intersecanti. Saperli cogliere aiuta a rispettare per davvero i diritti dei lavoratori, le condizioni di lavoro e l'impatto ambientale. L'alfabetizzazione scientifica può aiutare a identificare marche e produttori che adottano davvero pratiche responsabili. E soprattutto poi comprendere perché il prezzo finale della scarpa varia di conseguenza.

Per concludere, l’alfabetizzazione può aiutare i consumatori a capire che le scelte d'acquisto possono andare oltre l'aspetto estetico e che la scienza può guidarli nella ricerca di scarpe migliori per il loro benessere e per l'ambiente.

Leggi di più, nini.

Note:
(1)  è una visione personale naturalmente. Nello specifico mi riferisco alla politica di Trump non allineata alla necessità di intervenire nell’ambito del climate change, vedi per esempio il ritiro degli USA dal COP 21 Climate agreement. Siete liberi di sostituire “Trump” con “Obama” “Clinton” “Biden”, ecc

(2)  anche qui naturalmente è sempre una visione personale e  mi riferisco sia al negazionismo climatico di Salvini nel Luglio 2023, sia alle sue campagne elettorali precedenti in cui spesso lo si vedeva in studio circondato da simboli cristiani. Siete liberi di sostituire “Salvini” con “Meloni” “Conte” “Renzi” ecc…

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