- Valentina
- Scarpe & consigli
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Ci sono 3 aspetti in cui le scarpe da uomo e le scarpe da donna diferiscono: misura, struttura e stile.
Misura:
Generalmente le scarpe da donna vanno dalla misura 35/36 a 40/41 (occasionalmente 42), e quelle da uomo da 40 a 45 (occasionalmente 46 o anche 47). Si potrebbe pensare che una donna con la misura 40/41 (io) possa scegliere indistintamente fra scarpe da uomo e scarpe da donna e viceversa un uomo con un piede 39 o 40 possa scegliere anche fra scarpe da donna. Tuttavia non è proprio così.
Struttura: la differenza non è solo nella misura
Così come un uomo non è solo in genere più alto di una donna, ma ha una differenza di struttura del corpo e di struttura del piede. Il piede di un uomo tende ad essere più largo, con un alluce più accentuato, e anche il tallone in genere è più largo. Così come le scarpe da corsa sono molto diverse fra uomo e donna, anche le scarpe moda che trovate nel nostro negozio sono diverse strutturalmente. Ovviamente in riferimento a normotipi.
Larghezza: In questo senso un 39 da donna sarà più stretto di un 39 da uomo, e viceversa un 41 da uomo sarà più largo di un 41 da donna. Non sono quindi intercambiabili.
Collo del piede: in generale i piedi maschili hanno un collo del piede più alto, e per questo le scarpe da uomo tendono ad essere più spaziose o a offrire un sistema di allacciatura che possa fornire maggiore volume e quindi spazio. I piedi femminili hanno la forma più affusolata e quindi il collo più basso (di norma), perciò le scarpe femminili sono più strette anche sopra il piede.
Forma: sempre seguendo la forma dei piedi, quelle maschili tendono ad avere una forma più stondata; anche quando la scarpa è affusolata, segue una largheza diversa rispetto ad una scarpa affusolata da donna.
Le scarpe unisex invece sono fatte con una struttura "neutra" che possa accomodare sia un piede femminile che uno maschile. Hanno in genere una larghezza più ampia rispetto alle scarpe da donna, per poter accomodare anche i piedi maschili. E' il caso delle Birkenstock per esempio o delle Bioline: entrambe usano un plantare in cui l'anatomia è appena accennata e sarà il piede stesso a dare "l'impronta" al plantare.
Stile.
La differenza nello stile e nei colori è un discorso di moda, di scelte personali, di gusto. Anche perché per esempio basti pensare a delle scarpe derby o oxford classiche che esteticamente non sono molto distinguibili fra uomo e donna, ma cambiano a livello di struttura interna.
Per esempio queste francesine intrecciate da donna (a sinistra) a colpo d'occhio sembrano unisex.
Se le confrontiamo con un paio di scarpe intrecciate da uomo (a destra), a parte lo stile e il colore, non si nota nessuna differenza strutturale tranne la lunghezza, visto che quella da donna è una misura 37, e quella da uomo una misura 42, in foto. E l'altezza del collo del piede, e la forma un po' più sfilata per la scarpa da donna.
In genere il piede maschile ha l'arco plantare più basso o piatto, mentre quello femminile è più accentuato. Di consegueza la struttura della scarpa deve adattarsi a questo, per consentire maggiore comodità e una calzata migliore.
Inoltre, il piede maschile è tendenzialmente più largo, perciò le scarpe sono più larghe.
Quindi un 40 di una derby da donna e un 40 di una derby da uomo differiscono per i seguenti punti:
- il 40 da donna è più stretto di quello da uomo nella parte anteriore
- il 40 da uomo è più largo non solo nella parte anteriore, ma anche a livello del calcagno
- la struttura della scarpa da donna tiene conto di un arco plantare più accentuato.
Conoscendo queste differenze è possibile anche scegliere le scarpe "dell'altro sesso", cioè se una donna ha un piede più largo può optare anche peruna scarpa maschile, e viceversa, se un uomo ha un piede più stretto può scegliere fra i modelli femminili.
La stessa cosa si applica, forse in modo anche più rigoroso alle scarpe da ginnastica. La differenza a primo impatto sembra che le scarpe da ginnastica da donna siano più colorate e vezzose. In realtà c'è molta differenza a livello strutturale.
Si prenda per esempio questa scarpa della Skechers, che sembra identica da uomo e da donna, a parte il colore e i dettagli estetici.
A sinistra abbiamo quella da donna e a destra quella da uomo.
Il dettaglio sostanziale è che gli uomini necessitano rispetto alle donne di scarpe più larghe al tallone e più strette a livello dell'avampiede, per una differenza di fisionmia e conseguente falcata, che è diversa fra uomo e donna. Inoltre nelle scarpe running si calcola anche il grado di supporto offerto nell'intersuola. Ovvero, essendo la massa muscolare diversa, il supporto richiesto dalla scarpa è diverso. Quindi solitamente le scarpe da ginnastica per le donne hanno un'intersuola più leggera e morbida rispetto a quelle da uomo.
Quindi la differenza non è assolutamente nello stile o nei colori, ma c'è proprio una struttura che cambia a seconda che si tratti di scarpa da donna o scarpa da uomo.
Anche le scarpe unisex come le Birkenstock hanno delle piccolissime differenze a seconda che si tratti di una numerata prevista per le donne o per gli uomini. Tanto che lasciano la scelta al cliente fornendo l'opzione calzata normale o calzata stretta.
L'escamotage di Birkenstock è quello di offrire un plantare anatomico su cui generare l'impronta del proprio piede con il peso. In questo modo si ottiene una scarpa personalizzata, con il plantare che risponde perfettamente alla forma del proprio piede.